A 18 mesi muore soffocato da un boccone di pizza in gola

STRONCATOa 19 mesi da un pezzetto di pizza. Un boccone che, complice un colpo di tosse, è stato risucchiato verso le vie respiratorie e si è incastrato tra il setto nasale e le tonsille. Erano le 20, il piccolo Ismail E. era a tavola con la madre nel loro appartamento di viale Monte Ceneri, all’ altezza dell’ incrocio con corso Sempione. Soli. Lui figlio unico, lei 25enne casalinga, il marito 40enne titolare di una piccola impresa di pulizie fuori al lavoro. Stranieri regolari, incensurati,a Milano da anni. Ismail ha aperto la bocca per cercare aria maè diventato cianotico in pochi secondi. La madre ha tentato una prima manovra antisoffocamento, poi si è attaccata al telefono per chiamare il marito e il 118, quindi ha urlato per le scale chiedendo aiuto un connazionale vicino di casa. Quando l’ ambulanza è arrivata, cinque minuti dopo, i danni cerebrali per il piccolo erano già irreversibili: Ismail è morto ancora prima di arrivare al pronto soccorso del Buzzi, ancora sulla lettiga, tra lo strazio della madre, lo sconforto indicibile del padre che si era precipitato a casa e seguiva i soccorritori in auto. Della tragedia domestica sono stati informati anche gli agenti dell’ Ufficio prevenzione generale della questura, ma la madre del piccolo non sarà indagata. Come Ismail, muore un bambino o lattante a settimana in Italia, soffocato da bocconi, nocciole, fettine di prosciutto, pappe e latte. «Per l’ Organizzazione Mondiale della Sanità – ricorda il Codacons – questi eventi rappresentano nei Paesi sviluppati la prima causa di morte per i bambini. Molti di questi incidenti potrebbero essere prevenuti se solo ci fosse maggiore informazione: in caso di soffocamento è indispensabile che i genitori conoscano alcuni semplici cose da fare, come la Manovra di Heimlich, purtroppo sconosciuta alla gran parte delle mamme e dei papà. Chiediamo al ministero della Salute una campagna informativa, fatta di opuscolie spot televisivi che mostrino concretamente che cosa are in caso di soffocamento. Intervenire con immediatezzaè indispensabile». Di manovre di disostruzione pediatrica parlerà giovedì prossimo al Teatro Manzoni di Monza Marco Squicciardini, medico della Croce Rossa e capo della task force nazionale Rianimazione Cardiopolmonare: «Tutte queste morti sono evitabili – spiega -: mai prendere i bimbi per i piedi o infilare un dito in gola. Bisogna afferrarli per la mandibola e dare cinque botte tra le scapole, alternandole con cinque compressioni sotto lo sterno. Se il boccone non esce, respirazione bocca a bocca e massaggio cardiaco finché non arrivano i soccorsi».

2018-06-01T08:04:42+00:00